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CFP: 23rd International Colloquium on Latin Linguistics (ICLL 2025)

Il Colloquio Internazionale sulla Linguistica Latina si tiene ogni due anni dal 1981 sotto gli auspici del Comitato Internazionale di Linguistica Latina. È dedicato a tutti gli aspetti della linguistica latina, sia dal punto di vista sincronico che diacronico. Dal 9 al 13 giugno 2025 si svolgerà a Udine, organizzato dai due Dipartimenti Umanistici (DILL, DIUM) e dal Centro Internazionale sul Plurilinguismo dell’Università di Udine.

La preiscrizione è aperta fino al 15 settembre 2024; gli abstract saranno presentati fino al 15 novembre 2024. Informazioni: https://icll2025.uniud.it/.

Comitato Organizzatore Locale: Chiara Battistella, Maria Luisa Delvigo, Marco Fucecchi, Renato Oniga.

Contatto: renato.oniga@uniud.it

CFP: La consapevolezza metalinguistica in didattica nel corso dei secoli. Vecchi e nuovi approcci a confronto

CALL FOR PAPERS

Convegno CIRSIL – Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Storia degli Insegnamenti Linguistici

Luogo e data del Convegno: 17-19 ottobre 2024

La consapevolezza metalinguistica in didattica nel corso dei secoli. Vecchi e nuovi approcci a confronto

Attraverso questo convegno si intende promuovere una discussione critica e approfondita sulla consapevolezza metalinguistica, evidenziando la sua evoluzione nel contesto dell’insegnamento linguistico nel corso della storia. Ciò contribuirà a un maggiore discernimento degli sviluppi storici e delle sfide incontrate nell’insegnamento e nell’apprendimento delle lingue. La storiografia linguistica si è occupata del tema della consapevolezza metalinguistica in diverse declinazioni, tra le quali, specialmente in lingue con una lunga tradizione di riflessione formale, spiccano particolarmente le descrizioni linguistiche offerte attraverso modelli grammaticali consolidati. Tuttavia i modelli tradizionalmente proposti per descrivere un sistema linguistico compiuto, concepiti come un riferimento per supportare il processo di avvicinamento alla competenza, non sono gli unici contenuti possibili attorno ai quali costruire percorsi e indagini relativamente alla consapevolezza metalinguistica. Se, come afferma San Vicente, il fulcro dei manuali di insegnamento/apprendimento ruota intorno alla riflessione grammaticale (2017: 183), è altrettanto corretto affermare che questo rappresenta uno (ma non l’unico) dei supporti fondamentali per l’utilizzo della lingua in tutte le sue proprietà.

Tunmer, ad esempio, fornisce questa definizione al riguardo: “la consapevolezza metalinguistica è l’abilità di riflettere su e di manipolare i tratti strutturali del linguaggio parlato, trattando il linguaggio stesso come oggetto di pensiero, in opposizione al semplice uso del sistema linguistico per comprendere e produrre frasi” (1984: 11). Questa concezione apre al linguaggio parlato e non solo scritto, pertanto include la comunicazione e allo studio pragmatico della stessa. Anche questo non è estraneo alla storia degli insegnamenti linguistici, se si pensa alle ricerche svolte sui primi manuali di conversazione concepiti sostanzialmente per scambi commerciali tra parlanti lingue diverse, diffusi in Europa tra il XVI e il XVIII secolo. L’uso esplicito e consapevole della lingua come metalinguaggio di se stessa fu inoltre oggetto di riflessione filosofica e logica fin dall’antichità, spaziando dalle forme più semplici di metalinguisticità riflessiva (o epilinguistica nella definizione di Antoine Culioli, a quelle più elaborate, quali i fenomeni di autocorrezione, i commenti, le note, l’editing, la richiesta di precisazione, le indicazioni, le citazioni, l’esegetica e tutti i lavori lessicografici.

Il convegno propone uno sguardo approfondito sulla consapevolezza metalinguistica nell’ambito dell’insegnamento e dell’apprendimento linguistico nel corso dei secoli. L’indagine si concentra su diversi ambiti chiave: 

confronto interlinguistico (riflessione metalinguistica, intralinguistica e interlinguistica, la metalingua dell’accademia); 

manualistica (le grammatiche, le caratteristiche della lingua parlata, i segnali discorsivi presenti nei manuali, il metalinguaggio presente nei manuali, le riflessioni sul processo e sulle strategie di apprendimento, l’analisi di eserciziari, Il ruolo della pratica teatrale nell’apprendimento linguistico, i libretti di conversazione a diversi scopi, in diverse epoche e contesti);

lessicografia (dizionari dell’uso e dizionari per l’apprendimento linguistico – learner’s dictionaries, dizionari mono-, bi- e plurilingui, glossari, il metalinguaggio dei dizionari);

la lingua dei commenti (esegetica, filologia, note del traduttore, note delle edizioni critiche, note delle edizioni scolastiche)

traduzione (obiettivi e tecniche della traduzione di testi per l’insegnamento/apprendimento nelle diverse epoche: analisi del paratesto, di strumenti traduttologici, la traduzione didattica; approcci alla traduzione delle varietà linguistiche in ottica diacronica)

varietà linguistiche (grammatiche dei dialetti, analisi linguistiche di varietà regionali, varietà linguistiche nell’insegnamento ecc.)

Gli abstracts – non più lunghi di 500 parole – dovranno pervenire entro il 15 luglio 2024 a questo indirizzo: cirsil.lett@unitn.it

Entro il 30 luglio saranno inviati i riscontri per l’accettazione degli abstract

Il programma sarà pronto e definito entro il 10 settembre 2024. Seguiranno indicazioni logistiche per il soggiorno e per il viaggio. 

Coordinamento scientifico: Federica Ricci Garotti


Comitato scientifico locale (Trento): Ermenegildo Bidese, Sabrina Francesconi, Marco Magnani, Caterina Mordeglia, Elisa Ravazzolo, Fabiana Rosi Katharina Salzmann, Giulia Tomasi

Riferimenti

Culioli, Antoine 1986. “Stabilité et déformabilité en linguistique” in Pour une linguistique de l ‘énonciation, t. I, Gap, Opluys.

San Vicente, Félix 2017. “Note sullo sviluppo attuale della storiografia per le seconde lingue”,in Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata, anno XLVI, numero 2, 183-192.

Tunmer, William E., Christopher Pratt, Michael L. Herriman,  (ed.) 1984. Metalinguistic Awareness in Children, Berlin: Springer.

https://webmagazine.unitn.it/evento/lettere/119384/convegno-cirsil-trento

Premio di laurea “Carlo Odo Pavese”

Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia bandisce un concorso per l’assegnazione di un premio per una tesi di dottorato o di laurea magistrale in onore del prof. Carlo Odo Pavese, per omaggiare le sue qualità umane e professionali e per preservare e valorizzare nel tempo l’autorevolezza acquisita dalle sue ricerche e dei sui lavori all’avanguardia nell’ambito del Literary Computing e della filologia digitale ante litteram.

Il premio è destinato a una tesi di Dottorato o di Laurea Magistrale il cui argomento pertenga al
Literary Computing o alla filologia digitale preferibilmente nell’ambito degli studi letterari classici
antichi.


Scadenza presentazione domande: 15 luglio 2024, ore 13:00

Per ulteriori informazioni:  https://www.unive.it/pag/48289/?L=1

Per il bando: https://www.unive.it/pag/fileadmin/user_upload/dipartimenti/DSU/doc/borse_studio/Decreto_Bando_Pavese_2024_WEB.pdf

Cfp: Lecturae Ciceronis 2025

Lecturae Ciceronis 2025: Le Lettere Ad Brutum tra politica, retorica e filosofia

20-21 marzo 2025, Università di Lille

Organizzazione : Sophie Aubert-Baillot (U. Lille), Carlos Lévy (AIBL), Ermanno Malaspina (UniTo).


Evento organizzato con il supporto dell’ UMR 8164 HALMA e della Società Internazionale degli Amici di Cicerone.


Dall’imponente epistolario che Cicerone scrisse tra il 1° aprile e il 27 luglio 43, in un momento in cui infuriava la lotta politica e militare tra i sostenitori dei cesaricidi e i loro avversari, sopravvivono solo ventisei lettere di Cicerone a M. Giunio Bruto. La storia della selezione, dell’organizzazione e della trasmissione di queste epistole fu estremamente movimentata: come la corrispondenza Ad Quintum, il corpus Ad Brutum soffrì, in particolare, di trasposizioni e perdite di fogli nell’archetipo. Mentre l’autenticità di alcune lettere fu messa in dubbio da Erasmo, che le definì declamatiunculae, altri studiosi estesero la loro critica all’intera raccolta, basando le loro argomentazioni su ragioni lessicali, stilistiche, storiche o ideologiche.

È ormai assodato che tale polemica fosse infondata; tuttavia, viene regolarmente messo in discussione lo status delle epistole I, 16, di Bruto a Cicerone, e I, 17, di Bruto ad Attico, che nella loro virulenta critica dell’Arpinate presentano analogie con l’Inuectiua in Tullium dello Pseudo-Sallustio. In ogni caso, la loro inclusione nel corpus risale a molto tempo fa, dato che Plutarco le cita nella Vita di Bruto.

Sebbene meno studiato dello scambio epistolare tra Cicerone e il fratello Quinto o, a maggior ragione, l’amico Attico, il corpus Ad Brutum è comunque una raccolta affascinante, tanto per la complessità filologica della sua composizione quanto per la tensione drammatica degli eventi che racconta, dalla sconfitta di Antonio a Modena alla morte dei consoli Irzio e Pansa, dalla defezione di Lepido al ritorno a Roma sempre rimandato di Bruto. La definizione della linea di condotta da tenere nei confronti di Ottaviano, figura centrale di queste lettere, diede luogo ad accesi dibattiti tra i due corrispondenti. Ma il corpus non dà adito ad analisi esclusivamente politiche. Vi sono echi non solo di riflessioni filosofiche, come la consolazione ricevuta da Bruto dopo la morte della moglie Porcia, ma anche di discussioni retoriche, come l’elogio conferito da Bruto ai discorsi che Cicerone pronunciò contro Antonio nell’autunno del 44, le Filippiche di un nuovo Demostene. Sono solo alcune delle sfaccettature di questa ricca e densa raccolta, l’ultima testimonianza epistolare lasciata da Cicerone, che morì pochi mesi dopo.

Dedicata alle lettere Ad Brutum, questa conferenza fa parte del nuovo ciclo di convegni istituiti a partire dal 2024 dalla Società Internazionale degli Amici di Cicerone (SIAC): le Lecturae Ciceronis. L’obiettivo di queste Lecturae è quello di riunire gli studiosi non su un tema ciceroniano, ma su un’opera ciceroniana, per proporre una lettura il più possibile approfondita, incrociando diversi approcci e metodi: storia del testo, studio delle fonti, studio del contesto, lettura analitica quanto più vicina al testo, analisi lessicali o sintesi teoriche. L’obiettivo primario delle Lecturae è quello di offrire sia lo stato dell’arte sia le possibilità di un approccio rinnovato all’opera in questione, libero da preconcetti e che restituisca i diversi livelli di significato dei testi.

Dopo essere passati al vaglio del comitato di lettura, i testi presentati in queste Lecturae Ciceronis potranno essere pubblicati nel numero 2025, IX, 2 di Ciceroniana on Line, interamente dedicato alle lettere Ad Brutum e in uscita nel dicembre 2025.

Per questa seconda Lectura Ciceronis, che si terrà il 20 e 21 marzo 2025 presso l’Università di Lille (Francia), il comitato scientifico accoglie tutte le proposte di relazioni dedicate alle lettere Ad Brutum  negli ambiti sopra menzionati e, più in particolare, sulla storia del testo, sulla dimensione politica, sulle questioni retoriche e sull’uso della filosofia. Gli interventi possono consistere in letture analitiche di passi rappresentativi del testo o in presentazioni sintetiche più generali.


Le proposte di relazioni, di una pagina al massimo, devono essere inviate, insieme con un breve CV, al comitato scientifico tramite il sito web https://adbrutum.sciencesconf.org entro il 15 settembre 2024.

Le relazioni (30 minuti) si possono presentare in inglese, francese, tedesco, italiano, latino, portoghese e spagnolo. Importante : se desiderano partecipare alla pubblicazione risultante dalla conferenza, i relatori selezionati devono essere in grado di presentare il loro articolo scritto secondo gli standard della rivista COL entro il 15 giugno 2025.


COMITATO SCIENTIFICO – COMITATO DI LETTURA :
Sophie Aubert-Baillot (Université de Lille), Andrea Balbo (Università di Torino), Thomas Bénatouïl (Université de Lille), Julien Dubouloz (Aix-Marseille Université), Alessandro Garcea (Sorbonne Université), Charles Guérin (Sorbonne Université), Carlos Lévy (Académie des Inscriptions et Belles Lettres), Ermanno Malaspina (Università di Torino), Gernot Müller (Universität Bonn), Peter Osorio (University of Maryland).


COMITATO ORGANIZZATORE :
Elisa Della Calce (Università di Torino), Simone Mollea (Università di Torino), Beatrice Barilotti (Université de Lille), Maryam Hasnaoui (Université de Lille).

CFP. Acrostici e Telestici nella poesia latina: metodi di studio e prospettive di ricerca

Call for Papers per 2 posti 

Scadenza: 30 settembre 2024 

Lingue dei contributi: Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco 

Acrostici e Telestici nella poesia latina: metodi di studio e prospettive di ricerca 

Date e luogo: 15-16 maggio 2025; Università degli Studi di Torino, Torino 

Tema assai controverso quello dei lusus nella poesia classica: si tratta di stilemi intenzionali, creati ad arte dal genio degli autori, o di stringhe fortuite di lettere formanti parole di senso compiuto? Possiamo ricostruire, in modo sistematico, le tecniche compositive e le convenzioni letterarie che, in un sofisticato gioco intellettuale tra autore e lettore, consentono a quest’ultimo di rinvenire i supposti crittogrammi? 

Il convegno muove dall’interesse crescente verso il tema degli acrostici e telestici nella poesia latina, ma non solo, per cercare di rispondere a questi interrogativi. 

Infatti, i nuovi strumenti dell’informatica umanistica, se uniti ai più convenzionali metodi di analisi basati sull’ermeneutica testuale di matrice letteraria e filologica, permettono ora di approfondire la questione, nel tentativo di risolvere alcune complesse aporie, prima fra tutte la controversia riguardante l’intenzionalità o la casualità, nonché l’effettiva incidenza dei fenomeni investigati all’interno del corpus dei poeti latini, dalle origini all’età tardoantica. 

Dopo la prima sessione di studi, che prevederà gli interventi di studiose e studiosi esperti, che hanno incentrato la propria ricerca su tale argomento, nella seconda si invitano relatrici e relatori interessate e interessati all’iniziativa a proporre un loro lavoro sul tema della durata massima di 15-20 minuti. 

Le proposte di intervento (max. 500 parole + bibliografia essenziale) dovranno essere inviate in formato Word, accompagnate da un sintetico CV (max. 1 pagina), al comitato organizzatore dell’evento (federica.lazzerini@unito.it), che provvederà a inoltrarle in forma anonima al comitato scientifico per la valutazione. 

Nello spirito di condivisione che anima la ricerca e in un’ottica di fecondo interscambio di idee, le giornate del convegno saranno precedute da una fase preliminare: ogni partecipante sarà infatti invitato a condividere due settimane prima dell’evento una versione scritta del proprio intervento, corredata da una breve bibliografia di riferimento, che sarà inviata a cura del comitato organizzatore a tutti coloro che interverranno. 

Si garantisce così a ciascuno la possibilità di consultare in anticipo i contributi delle colleghe e dei colleghi, e si richiede ad ognuno di predisporre almeno una domanda su tutti i diversi elaborati, così da agevolare il dibattitto critico sugli argomenti affrontati. 

Dopo la revisione da parte del comitato scientifico e a seguito di un processo di double-peer review, i testi presentati nel corso del convegno troveranno collocazione nel volume degli Atti, che si intende pubblicare presso un editore internazionale. 

Si ricorda che quanti desiderano poter partecipare alla pubblicazione sono pregati di inviare il proprio articolo, redatto secondo i criteri editoriali che verranno specificati in seguito, entro e non oltre il 30 giugno 2025. 

Comitato scientifico: Alberto CROTTO (Università di Torino), ideatore del convegno, Andrea BALBO (Università di Torino), Ermanno MALASPINA (Università di Torino), Massimo MANCA (Università di Torino), Alessandro SCHIESARO (Scuola Normale Superiore) 

Comitato organizzatore: Fabio BELLORIO (Università di Torino – Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt), Federica LAZZERINI (Università di Torino), Alessandro MANDRINO (Università di Torino) 

CFP: CLASSICAMENTE. Dialoghi senesi sul mondo antico (VII edizione).


Le giovani ricercatrici e i giovani ricercatori, le dottorande e i dottorandi del curriculum di Antropologia del mondo antico dell’Università di Pisa e del corso di dottorato in Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne (DFCLAM) dell’Università di Siena promuovono la settima edizione del ciclo di seminari Classicamente. Dialoghi senesi sul mondo antico. Dopo i riscontri positivi della sesta edizione, gli incontri che si svolgeranno nell’A.A. 2024/2025 saranno nuovamente incentrati sulle molteplici metodologie e prospettive di ricerca che caratterizzano l’antropologia del mondo antico sin dalla nascita di questa disciplina e sugli approcci innovativi che invece contribuiscono costantemente all’ampliamento di questo ambito di studi. La settimana edizione ambisce a fornire un punto di contatto tra lo studio del mondo antico e la sua ricezione nelle società contemporanee, soffermandosi sugli aspetti culturali, sociali e ideologici scaturiti da questo contatto.

Il ciclo sarà organizzato in incontri che avranno come fulcro le seguenti tematiche:


Emozioni: testi e contesti (21-22 novembre 2024)
Lo studio delle emozioni è stato oggetto negli ultimi decenni di un rinnovato interesse scientifico da parte di esperti di differenti discipline che si sono avvicinati a questo tema secondo varie prospettive di ricerca (Konstan 2006; Chaniotis-Ducrey 2013; Cairns-Nelis 2017; Cairns-Hinterberger et al. 2022). La comprensione delle espressioni emotive nelle fonti antiche costituisce per lo studioso moderno una sfida da affrontare attraverso un approccio emico, calato sulle categorie culturali delle società antiche. Nell’interesse di alimentare il dibattito e di promuovere le ricerche in questo ambito, accogliamo contributi che si interessino: 1) all’analisi lessicale di termini facenti riferimento a stati emotivi e psicologici all’interno delle fonti antiche (letterarie, epigrafiche, archeologiche); 2) alla percezione, comprensione e inferenza delle emozioni in diversi generi letterari, così come in differenti contesti d’uso (politico, giuridico, militare, religioso, drammatico, filosofico); 3) allo studio comparativo, sincronico e diacronico, delle espressioni emotive tra culture antiche e tra culture antiche e contemporanee, così come all’analisi della ricezione e/o della variazione delle stesse nel corso del tempo.

Identità in movimento (12-13 dicembre 2024)
In questo panel si intende approfondire il rapporto tra la circolazione di popoli e di culture e il processo di etnogenesi (Hall 2002; Cifani-Stoddart 2011; Hall 2013; Figueira-Soares 2020). Al contempo, saranno prese in esame le dinamiche di sviluppo di precise istanze tradizionali e culturali a livello identitario locale e, quindi, all’interno della medesima area geografica. Il dibattito vorrebbe, inoltre, concentrarsi sui veicoli di trasmissione e sviluppo del discorso identitario – come l’utilizzo di specifici strumenti linguistici – e sulla dimensione spaziale di contatto culturale. La ricerca non sarà limitata al solo mondo greco e romano, ma includerà anche le altre realtà geografiche che con esso sono entrate in contatto. Alla luce della complessità del tema, sarà preso in considerazione un arco cronologico piuttosto ampio, a partire dall’età arcaica fino alla tardo-antichità e all’alto medioevo greco e latino. Le possibili aree tematiche di approfondimento, da non ritenersi comunque esaustive, sono le seguenti: 1) migrazioni culturali e movimenti umani; 2) genere, classe e intersezionalità nelle dinamiche etnogenetiche; 3) luoghi e spazi in cui è possibile realizzare l’interazione culturale (snodi commerciali, centri religiosi, confini naturali o artificiali); 4) circolazione e scambio di lingue, simboli, e pratiche letterarie orali e scritte, quali veicoli di istanze culturali e identitarie; 5) sviluppo, alterazione ed estinzione di pratiche tradizionali in rapporto all’interazione tra popoli o alle esigenze del singolo gruppo.

Gender studies e mondo antico: un approccio in divenire (6-7 marzo 2025)
Gli studi relativi al mondo greco e romano incentrati sul costrutto culturale del gender partono dagli anni ’90, sull’impulso delle riflessioni filosofiche di Judith Butler, e concentrandosi sulle modalità di espressione del genere e sul corpo come costruzione culturale (Richlin 1992; Fantham et al. 1994). I lavori prodotti nell’ambito di questo tema comprendono contributi metodologici (McManus 1997), e questioni specifiche come l’autorialità, le caratteristiche del linguaggio femminile, il rapporto tra feminism e agency, o le soggettività femminili in ambiti come la religione, la famiglia e i rapporti sociali (Hartmann 2007; Formisano – Fuhrer 2010). A ormai più di trent’anni dalla nascita di tale prospettiva di studi, è importante continuare a interrogarsi sull’applicazione del costrutto del gender. In questa prospettiva, si accoglieranno contributi sulle seguenti tematiche, da considerarsi comunque non esclusive: 1) analisi di testi letterari, epigrafici, storici e filosofici, materiali iconografici e manufatti provenienti dal mondo antico con prospettive di carattere antropologico, storico, storico-letterario e storico-filosofico; 2) contributi metodologici sulle modalità di applicazione dei gender studies allo studio delle fonti antiche e sulle nuove prospettive euristiche che questa può offrire; 3) questioni relative al corpo e alla corporeità; 4) questioni relative all’autorialità femminile e alle peculiarità linguistiche della scrittura femminile; 5) costruzione culturale dei concetti di femminilità e mascolinità; 6) rapporto tra cittadinanza e genere (sulla scorta di Blok 2017).

Semantica e agency degli oggetti (3-4 aprile 2025)
Gli oggetti rappresentano uno dei molti elementi non umani dello spazio antropizzato, che negli ultimi decenni hanno suscitato l’interesse di specialisti di discipline diverse, a partire dagli studi di Appadurai (1986) e Gell (1988), fino ai più recenti contributi di Gosden (2005), Boivin (2008) e Osborne (2022). Tuttavia, questi interagiscono con i loro produttori/utenti umani in forme diverse, e con una propria agency. In questo senso, agency umana e materiale risultano intrecciate, dando vita a forme complesse di collettività materico-culturali. Per favorire un dialogo su questi temi, accogliamo contributi che indaghino le seguenti tematiche, da considerarsi comunque non esclusive: 1) oggetto come veicolo di significato in vari contesti performativi (rituale, drammatico, politico, militare, sportivo) e culturali, con possibile apertura a riflessioni di tipo comparativo a livello sincronico e diacronico; 2) processi di riconfigurazione e risemantizzazione dell’oggetto; 3) agentività dell’oggetto nelle relazioni sociali, nell’interazione animale-umano e umano-divinità; 4) oggetti e realtà materiali nella tradizione folkloristica e in espressioni letterarie “popolari” (proverbi e generi di consumo, come il romanzo e la novella); 5) ruolo degli oggetti nei processi di costruzione dell’identità personale e collettiva.

TEMPI E LUOGHI
Questa settima edizione si terrà in presenza presso le strutture del Dipartimento DFCLAM (Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne) dell’Università di Siena. Per i relatori non sarà prevista la possibilità di intervenire da remoto.
Di norma, i singoli incontri sono soliti svolgersi in una o due giornate. Dopo ciascuna relazione, ampio spazio è lasciato alle domande del pubblico e al dibattito.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
La presente Call for Papers è rivolta a giovani studiose o studiosi appartenenti alle seguenti categorie: laureate e laureati magistrali, dottorande e dottorandi e dottoresse e dottori di ricerca, post-doc, assegniste e assegniste di ricerca, studiose o studiosi indipendenti senza alcun legame con istituzioni accademiche che, in ogni caso, abbiano conseguito il Dottorato di Ricerca da non più di 5 anni al momento della scadenza della presente Call. Gli interessati sono invitati a presentare un abstract di massimo 500 parole, corredato da una bibliografia essenziale, che dovrà essere inviato in formato .pdf entro le ore 24:00 del 31/05/2024 all’indirizzo e-mail dialoghisenesi@gmail.com. Per garantire l’anonimato della selezione, nel file .pdf non dovrà essere presente alcun dato personale o di riconoscimento.
In un file separato (in formato .pdf) dovranno invece essere indicati con precisione il proprio nome e cognome, il titolo dell’intervento, la propria affiliazione attuale e un breve CV accademico, con indicati titoli di studio, esperienze formative ed eventuali pubblicazioni.
Gli abstract potranno essere presentati nelle seguenti lingue: italiano, inglese, francese. Nel caso di interventi in lingua non italiana, si richiederà di presentare un testo scritto che possa facilitare l’attenzione del pubblico.
Per le laureate ed i laureati magistrali è obbligatorio anche l’invio di una lettera di presentazione firmata da un docente universitario. Gradita è la presentazione di panel di due o più interventi, preferibilmente rappresentativi di differenti prospettive di ricerca così da implementare la dimensione dialogica degli incontri. In caso di presentazione in panel, è richiesta altresì una breve presentazione dello stesso (200/250 parole), in cui venga evidenziata la ratio che ne è alla base. Esclusivamente le autrici e gli autori che desiderassero proporre un panel di due o più interventi sono invitati a inviare gli abstract, i CV e la presentazione del panel alla mail dialoghisenesi@gmail.com, con il seguente oggetto: Proposta di panel Dialoghi Senesi VII edizione. Nel corpo della mail devono essere altresì indicati con chiarezza nome, cognome e affiliazione di ognuno delle o dei partecipanti al panel, più i titoli degli interventi stessi e il titolo del panel.
Le autrici e gli autori dei contributi selezionati saranno contattati entro il 15/07/2024 al fine di organizzare con largo anticipo la struttura e la distribuzione dei seminari durante l’anno accademico.

COMITATO SCIENTIFICO
Le proposte saranno valutate da un comitato scientifico composto da Alessandro BARCHIESI (NYU), Marco BETTALLI (Siena), Maurizio BETTINI (Siena), Simone BETA (Siena), Luca BOMBARDIERI (Siena), Daniela BONANNO (Palermo), Corinne BONNET (SNS Pisa), Tommaso BRACCINI (Siena), Alberto CAFARO (Siena), Gianluca DE SANCTIS (Tuscia), Stefano FERRUCCI (Siena), Alessandro FO (Siena), Cristiana FRANCO (Siena-Unistrasi), Filomena GIANNOTTI (Siena), Manuela GIORDANO (Siena), Mario LENTANO (Siena), Sonia MACRÌ (Enna), Enrico MEDDA (Pisa), Francesca PRESCENDI (Paris), Silvia ROMANI (Milano), Andrea TADDEI (Pisa), Cristiano VIGLIETTI (Siena).

COMITATO ORGANIZZATIVO
Prof.ssa Manuela GIORDANO (responsabile scientifico), Sofia AGNELLO, Ginevra BENEDETTI, Alessio CIARINI, Alessandro CARLI, Elisa DAGA, Federica LAZZARI, Michele LIONETTI, Alice MONTALTO, Eugenia OPORTI, Alessandra SCACCUTO, Camilla SIGNORETTI.

ULTERIORI INFORMAZIONI
Gli autori dei singoli interventi sono invitati a proporre il loro contributo per la pubblicazione all’interno della rivista I Quaderni del Ramo d’Oro, i quali saranno sottoposti a una selezione secondo il metodo della double blind peer review.

Per qualsiasi informazione rivolgersi all’indirizzo mail dialoghisenesi@gmail.com.

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