Pubblichiamo qui il programma del convegno Amethodos hyle: Il pensiero storico di Santo Mazzarino cinquant’anni dopo.
Per iscriversi: segreteria@studiovialevondergoltz.it
Pubblichiamo qui il programma del convegno Amethodos hyle: Il pensiero storico di Santo Mazzarino cinquant’anni dopo.
Per iscriversi: segreteria@studiovialevondergoltz.it
Com’è percepito l’antico negli anni dei social network? Qual è il suo ruolo, in una società dove i punti di riferimento sono molteplici, e più immaginari si presentano in concorrenza col classico a disputarne il primato? E quale è e potrà essere il ruolo della scuola nella trasmissione del passato? Più di venti studiosi ne discuteranno il 9 e il 10 giugno nelle tre sedi di Milano Statale, Milano Cattolica, Pavia. Relazioni e comunicazioni spazieranno dalle forme di comunicazione del classico, alla fortuna nei generi moderni – dal romanzo al fumetto -, alla presenza del latino in culture lontane, alle nuove frontiere della didattica dell’antico. Vi aspettiamo!
Allegati: locandina, pieghevole e scheda di iscrizione
Nei giorni 9 e 10 giugno 2016 si svolgerà il convegno biennale organizzato dalla Consulta Universitaria di Studi Latini, dal titolo Tradizione classica e cultura contemporanea. Idee per un confronto. Il convegno si articolerà in tre sezioni tematiche, che si terranno rispettivamente presso l’Università Statale di Milano, presso l’Università Cattolica di Milano e presso l’Università di Pavia:
1) La percezione e l’uso dell’antico nella società contemporanea;
2) Il ruolo dei classici in una società multiculturale;
3) Il latino nella scuola e nell’Università.
Oltre alle relazioni, che verranno tenute da studiosi e personalità di diversi ambiti disciplinari, la CUSL rivolge a giovani studiosi (che rispondano, indicativamente, al requisito di età previsto dall’articolo 2 comma 1 del bando relativo al programma SIR 2014) l’invito a presentare brevi comunicazioni collegate ai temi delle tre sezioni.
Gli interessati potranno inviare una proposta, accompagnata da un abstract, entro il 31 gennaio 2016 al seguente indirizzo: elisa.romano@unipv.it .
Le proposte verranno esaminate dalla Commissione Ricerca della CUSL entro il 15 febbraio 2016.
Ricordo di Roberta Piastri.
È scomparsa nel mese di agosto, sconfitta dal male del nostro secolo, contro cui combatteva con straordinario coraggio da tempo, Roberta Piastri, ricercatrice di Letteratura latina nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale. Si era iscritta a Vercelli nei primi anni Novanta, quando i corsi umanistici erano ancora una seconda Facoltà di Lettere dell’Università di Torino. Residente ad Arona, a cui sempre è rimasta profondamente legata, e uscita brillantemente dal locale liceo classico, era una studentessa di una bravura eccezionale. Il dolore l’aveva provata presto – il padre, da anni gravemente malato, sarebbe mancato poco prima che lei iniziasse il dottorato di ricerca -, ma non era riuscito a spegnere il suo sorriso e la sua dolcezza, segno esterno di una grande forza interiore: qualità che si riflettevano nei rapporti coi colleghi e con gli studenti.
Era appassionata dell’elegia latina. Nel primo esame di Letteratura latina mi aveva manifestato il suo entusiasmo per la scoperta della poesia di Tibullo, Properzio e Ovidio e a quell’interesse è rimasta fedele sempre. La sua attenzione si era volta dapprima ad una delle pochissime figure di poetesse dell’antichità: Sulpicia, i cui brevi carmi amorosi sono tramandati nel III libro del Corpus Tibullianum. Su di essi scrisse tra il 1998 e il 2003 vari articoli: la sua analisi era fine, sapeva penetrare nel testo attraverso le parole cogliendone tutte le sfumature e le implicazioni di significato. Alla solidità della preparazione filologica univa una spontanea sensibilità umana e letteraria. Dopo l’amore femminile si era dedicata in un bel volume all’immagine di Roma nella poesia di Ovidio, sia quella amorosa sia quella dell’esilio: dal corteggiamento lieto della puella durante le corse del Circo Massimo in Amores III 2, alle tristi rêveries in cui da Tomi Ovidio ripensava a Roma e rivedeva con la mente quel Circo, e le strade, i portici, i luoghi di incontro, i teatri, i giardini, e la sua casa ormai così definitivamente lontana. A questi temi Roberta Piastri è tornata dieci anni dopo, con un articolo dedicato a dibattere un punto di difficile interpretazione di Sulpicia III 13, che esprime il conflitto della donna tra il desiderio di svelare il proprio amore e un senso di pudore. Ora stava lavorando ad un contributo sul significato di digna nell’elegia e più in generale nella letteratura latina. Non ha avuto tempo di concluderlo.
Ma nel decennio tra il 2003 e il 2012 un’altra ricerca, di ampio respiro, ha tenuto impegnate tutte le forze di Roberta Piastri: l’edizione critica di un manoscritto inedito di Giovanni Faldella, scrittore ‘scapigliato’ del Piemonte orientale, che all’inizio del Novecento scrisse in latino una storia del Risorgimento italiano, il De redemptione Italica. Il manoscritto, conservato alla biblioteca civica di Torino in 22 quaderni a righe, di quelli a uso scolastico, non era mai stato pubblicato: non da Faldella stesso, per la mole dell’opera e perché egli era ormai assai anziano quando finì di scriverla; non successivamente, poiché l’autore era moderno, ma la lingua e i materiali usati erano quelli della Roma antica. Occorreva un classicista di ottima competenza per riconoscere i tasselli che compongono la fitta rete intertestuale dell’opera faldelliana, “una miniera di reminiscenze classiche da esplorare per ricostruire un capitolo del Fortleben degli autori latini alle soglie del XX secolo”, come la stessa Autrice scrive nell’introduzione ai due grossi volumi di quasi duemila pagine complessive, risultato di anni di lavoro, prima come assegnista di ricerca sostenuta da finanziamenti delle Fondazioni Casse di Risparmio di Vercelli e di Torino, poi come ricercatrice universitaria. La cultura e gli interessi di Faldella erano vasti e Roberta Piastri li rivela individuando le riprese dagli storici, di epoca classica ma anche tardoantica (Livio e Tacito, in particolare, ma anche Cesare, Sallustio, Cornelio Nepote, Velleio Patercolo, Svetonio, Floro, Eutropio, Sulpicio Severo), e poi Cicerone e Virgilio; e ancora Orazio, Valerio Flacco, Aulo Gellio, Frontino, Plinio il Giovane, Claudiano, fino ad Ennodio nel V secolo d.C. Un lavoro magistrale e innovativo questo di Roberta Piastri, pienamente guidato dall’idea ormai attuale di una reale interdisciplinarietà nella ricerca universitaria (non sempre ancora del tutto compresa dall’Accademia), che rimarrà come punto di riferimento imprescindibile da ora in poi.
L’eccellenza del suo lavoro aggiunge al dolore per la sua perdita il rimpianto per quanto avrebbe ancora potuto dare all’Accademia se la sua vita non fosse stata stroncata a soli 42 anni.
Raffaella Tabacco
Digital Humanities e beni culturali: quale relazione?
Quarto convegno annuale dell’AIUCD
17-19 dicembre 2015
Campus Einaudi – Lungo Dora Siena 100 – 10153 Torino
Il Convegno AIUCD 2015 è dedicato ad indagare la relazione tra Digital Humanities e il vasto ambito dei beni culturali, una linea di ricerca che è aperta sin dalla nascita delle DH.
Da un lato l’ambito dei beni culturali utilizza da lunga data strumenti, procedimenti, metodologie digitali, ma il loro utilizzo non implica necessariamente il riconoscimento di un loro ruolo scientificamente qualificante.
Dall’altro gallerie, biblioteche, archivi, musei custodiscono e danno accesso a contenuti che costituiscono l’oggetto di molte ricerche effettuate nell’ambito delle Digital Humanities.
È dunque interessante capire se strumenti e metodi dell’Informatica Umanistica hanno portato e porta ad una ridefinizione di processi teorici, metodologici e tecnici, fino a una vera e propria ri-concettualizzazione dei saperi nell’ambito dei beni culturali.
Almeno due questioni segnalano l’esistenza di una connessione: la riflessione teorica sulla gestione dell’informazione e dei dati contenuti nei testi sviluppata nell’ambito delle gestione delle biblioteche ha ricadute importanti per tutto l’ambito ampio delle Digital Humanities; la richiesta sempre crescente da parte dei bandi di finanziamento della ricerca di descrivere quale sarà l’impatto pubblico della ricerca progettata individua nella “relazione con la società” un elemento qualificante usuale nell’ambito dei beni culturali. Inoltre, se da un lato il mondo dei beni culturali ha avviato una propria riflessione che tocca anche le Digital Humanities, dall’altro le Digital Humanities si vedono spinte a comunicare oltre il ristretto circolo, spesso auto-referenziale, dell’accademia, e per far questo guardano e si ispirano alle metodologie di comunicazione e disseminazione del sapere che sono proprie del mondo Cultural Heritage. In conclusione, un incontro fra Digital Humanities e Cultural Heritage è già in corso, si tratta di agire e facilitare una cooperazione che risulti quanto più produttiva possibile per entrambi i campi.
Nel segno di questa apertura e desiderio di collaborazione con il mondo del Cultural Heritage, l’organizzazione del convegno è curata dal Centro di Ricerca Interdipartimentale per la digitalizzazione e la realizzazione di Biblioteche Digitali Umanistiche – MEDIHUM Memoria Digitalis Humanistica dell’Università di Torino.
Sono dunque sollecitati contributi in particolare sui seguenti temi:
Digital Humanities e Beni Culturali: integrazione, separazione, indipendenza?
quale relazione tra Musei, Biblioteche, Archivi e Digital Humanities?
come entrano le Digital Humanities nei Musei, negli Archivi e nelle Gallerie?
visualizzazione, immagini di sintesi, rappresentazioni grafiche, ambienti immersivi tra Digital Humanities e beni culturali;
quale impatto sulla società per i risultati dei progetti di ricerca in ambito Digital Humanities e in ambito beni culturali?
Public History: Musei, Biblioteche e Archivi sono oggi i mediatori privilegiati tra il pubblico e il suo passato, le metodologie DH hanno introdotto un cambiamento che richiede figure nuove, che conoscano la metodologia storica e che siano anche consapevoli dei problemi e delle opportunità offerte dal mondo digitale;
che forme assume la collaborazione tra istituzioni culturali e umanisti informatici in progetti di digitalizzazione, marcatura dei testi, edizione critica, cura digitale?
esperienze di adozione di principi e metodi del web semantico, e di Linked Open Data nella ricerca.
I contributi, da proporre sotto forma di un abstract di 500 parole al massimo, in formato PDF, devono essere caricati attraverso EasyChair all’indirizzo: https://www.easychair.org/conferences/?conf=aiucd2015.
La scadenza per la presentazione degli abstract al Comitato di programma è fissata per la mezzanotte del 31 agosto 2015. Tutti gli abstract saranno oggetto di valutazione organizzata dal Comitato di programma AIUCD. Informazioni sull’accettazione verranno comunicate agli autori entro il 30 settembre 2015.
Informazioni ulteriori sul convegno, sulla composizione del Comitato di programma e sulle modalità di registrazione saranno resi disponibili sul sito web del convegno all’indirizzo: http://aiucd2015.unito.it/ (il sito potrebbe non essere attivo al momento di pubblicazione di questo annuncio).
Pubblichiamo, su segnalazione di Francesco Stella, questi bandi dell’Università di Friburgo (quattro PDF)
Ausschreibung_PaLatein Ausschreibung_MERLatein Annonce_PaLatin Annonce_MERLatin
Abbiamo ricevuto la richiesta di pubblicazione di una petizione relativa alla modifica delle modalità di svolgimento della seconda prova scritta della Maturità classica, che ha avuto già risonanza nei media suscitando un ampio dibattito. Si tratta di un argomento delicato che richiede prudenza e necessità di ampia discussione, sul quale la CUSL non può prendere alcuna posizione senza una riflessione e un dibattito approfondito al suo interno, che coinvolga tutti i soci. L’argomento verrà posto all’ordine del giorno della prossima Assemblea; vi invitiamo nel frattempo a leggere il testo di questa proposta, a riflettere sull’intera questione e, se lo desiderate, a discuterlo su questa pagina, che può diventare preliminare al dibattito che svilupperemo in sede di Assemblea.
http://academicpositions.fr/ad/labex-hastec/2015/appel-a-candidatures-2015-2016-4-contrats-doctoraux-et-7-contrats-post-doctoraux/33487/
Bad Behavior has blocked 42 access attempts in the last 7 days.